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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sottoscritto stamane il protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Costituzione del fondo di solidarietà per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”. Con l’intesa sono stati stanziati i primi 30.000 euro per il Fondo destinato a progetti di intervento al sostentamento delle famiglie che sarà gestito dalla Caritas. Amministrazione comunale ed enti locali hanno cioè  formalizzato, nei principi, metodi e finalità, quanto espresso nella legge quadro 328/00 per un sistema integrato di interventi e servizi sociali. Un percorso che il Comune conduce con le diverse associazioni che nel territorio attuano interventi di contrasto alla povertà e sostegno alla famiglia con i parroci, i comitati di quartiere, le associazioni di volontariato impegnati in prima linea a delineare obiettivi, azioni e ruoli di un percorso che si profila capillare e complesso.

 

Il progetto presentato incorpora molteplici entità territoriali che faranno parte del coordinamento relativo al Protocollo; in particolare: Comune, Caritas Diocesana, l’Associazione “Sulle ali dell’amore” rappresentata da Anita Piergallini Pistonesi, l’Associazione “Centro Famiglia” con Nicola Farinelli, l’Associazione “Coccinella Dina Sergiacomi Onlus” col presidente Ida Piunti, l’Associazione “Il Mattino” con Emiliana Crescenzi, l’Associazione “Il Germoglio” con Cosimo Blede, e ancora l’Associazione “Centro di Solidarietà” rappresentata da Nazzareno Caioni, l’Associazione “On the Road Onlus” con Alexandra Mejsnarova, l’Associazione “Papa Giovanni Paolo II” con Michela Iobbi, la Fondazione “Banco Alimentare Marche Onlus” con la figura di Galieni, inoltre i 16 Comitati di Quartiere della città sotto la presidenza di Luciano Calabresi ed infine i medici di Famiglia dell’Asur – Area Vasta 5 di San Benedetto del Tronto.

 

“Si tratta di una mera azione di contrasto ad una piaga in crescita ed evidente a tutti in sinergia di forze che ci impegniamo a spendere con forte senso solidale e di supporto per un elevato numero di famiglie che troppo spesso mostra vergogna nel chiedere aiuto. – spiega l’assessore Margherita Sorge –.  Tutti i soggetti firmatari fanno da oggi parte di un Gruppo di Indirizzo che periodicamente si riunirà per valutare l’andamento del progetto, inoltre, le associazioni aderenti al Protocollo attiveranno e gestiranno insieme un Centro di Ascolto che opererà nei locali del Centro Famiglia di via Manzoni messo a disposizione dal Comune”.

“Ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di povertà – chiosano il sindaco Gaspari e Cosimo Blede dell’associazione “Il Germoglio” – che attanaglia soprattutto la fiducia in sé stessi e la speranza rivolta al futuro; la nostra città ne è piena di esempi e saremmo lieti se altri comuni c affiancassero nella nostra attività di prevenzione e individuazione di realtà a noi troppo vicine per essere ignorate. La sintonia che emerge dal tessuto intriso di solidarietà andrà incontro al dramma economico quanto psichico che si sta compiendo all’interno delle mura domestiche di molti concittadini, perché essi non si trovino spiazzati di fronte alle conseguenze che la crisi continua ad irrorare in ormai troppe famiglie. Sono dati che parlano, negli ultimi 12 mesi le richieste si sono triplicate e questa povertà muta e strisciante non può esplodere.”